I cittadini stranieri con antenati italiani, possono fare la richiesta di riconoscimento della cittadinanza italiana. La cittadinanza italiana si trasmette, in generale, per sangue e cioè genitore italiano genera figli italiani, indipendentemente da dove essi nascano.
La richiesta di riconoscimento del possesso della cittadinanza italiana jure sanguinis, e cioè attraverso la linea di sangue, riguarda i discendenti di cittadini italiani nati in uno Stato che invece prevede la cittadinanza ius soli (cioè chi nasce in quello Stato ne è cittadino). È il caso dei Paesi americani e dell'Australia. La competenza ad effettuare il riconoscimento della cittadinanza italiana è del Sindaco del Comune dove l'interessato ha stabilito la residenza.
L’ufficiale d’Anagrafe, come previsto dall’art. 19 c. 2) del D.P.R. 223/89 del Regolamento Anagrafico. è tenuto a verificare la sussistenza della dimora abituale, mediante appositi e ripetuti accertamenti da tenersi nel corso dei successivi 45 giorni previsti per legge. In caso di mancato riscontro del requisito della dimora abituale verrà emesso un preavviso di rigetto e, qualora permanga un esito negativo si formulerà il provvedimento di rigetto.
Una volta confermata la residenza nel Comune, potrà essere presentata la domanda di riconoscimento della cittadinanza jure sanguins con tutta lo documentazione necessaria a dimostrare la sua discendenza da avo italiano, così come indicato nella circolare del Ministero del1’Interno n. k.28.1 del 08.04.1991.