Da lunedì 2 ottobre l’unico modo per attivare il servizio dell’ex guardia medica – ora denominata continuità assistenziale – sarà quello di telefonare a una centrale unica (0522-290 001).
I cittadini potranno mettersi in contatto con la centrale telefonica unica di continuità assistenziale per le cure non urgenti nella fascia oraria notturna e in quella diurna dei giorni festivi e prefestivi.
I medici coinvolti da questi cambiamenti sono cento. Il servizio è attivo nelle ore serali e notturne e nei giorni pre-festivi e festivi, in sostituzione della normale attività dei medici di famiglia.
La centrale, che è in capo all’Azienda Usl di Reggio Emilia, opererà in stretta integrazione con 10 sedi di visita ambulatoriale e 8 squadre dedicate alle visite a domicilio.
Tutte le chiamate saranno registrate. La presa in carico della telefonata prevede un’accurata valutazione in base a protocolli. A seconda del caso specifico, il cittadino potrà ricevere un parere medico con indicazioni appropriate ai fini della risoluzione del bisogno di salute segnalato oppure essere subito indirizzato alla visita ambulatoriale nella sede più prossima oppure, ancora, ricevere una visita a domicilio da parte di un medico. In altri casi potrà anche essere attivato il 118. Tutti gli interventi saranno riportati nella cartella del paziente.
Oggi la guardia medica risponde al telefono e nel caso lo ritenga necessario decide di uscire o invitare il paziente a raggiungerlo. Da lunedì queste tre funzioni saranno separate, per favorire una maggiore efficienza.
La riorganizzazione regionale tende a separare i percorsi dei pazienti che hanno esigenze a minore complessità e possono essere presi in carico con efficacia e rapidità dalla rete delle cure primarie.
I dati mostrano infatti che, in media, oltre il 60% dei pazienti che accedono al pronto soccorso (nel 2022 è stato il 64,5% negli ospedali della nostra provincia) vede assegnati codici verdi o bianchi, i quali vanno inevitabilmente incontro a un maggiore tempo di attesa.
L’esigenza della Regione è quella di dare nuove risposte ai nuovi bisogni di cura, fronteggiando al tempo stesso la carenza di personale sanitario e l’incremento della domanda di prestazioni.
La centrale operativa provinciale unica a gestione aziendale risponde dalle 20 alle 8 nei giorni feriali e 24 ore su 24 nei giorni prefestivi e festivi; riceve le chiamate, esegue il triage telefonico secondo protocolli condivisi, eroga consigli telefonici, prenota le visite ambulatoriali e attiva le unità domiciliari.
Gli ambulatori dell’ex guardia medica si trovano in ospedali e Case della Comunità, e sono attivi in fasce orarie dedicate.
Le dieci sedi si trovano a Castellarano, Castelnovo Monti, Castelnovo Sotto, Correggio, Guastalla, Montecchio, Puianello, Reggio Emilia, Scandiano, Villa Minozzo.
Le unità domiciliari sono otto e saranno attivate su esclusiva indicazione della centrale operativa. La Regione ha posto tra i suoi obiettivi quello di potenziare la telemedicina. La guardia medica riceve in media dalle 5 alle 10 chiamate all’ora e nel 65% dei casi l’intervento si esaurisce al telefono. L’Ausl ha reso noto che il personale è stato oggetto di apposita formazione. I medici opereranno con il supporto di un applicativo informatico, realizzato internamente: avranno sul monitor la cartella clinica del paziente e poi, in base ai dati che emergeranno dalla chiamata, il sistema supporterà il dottore nella valutazione.