Una serata in favore della Pubblica Assistenza che, durante tutta la pandemia, con i suoi volontari, ha lavorato mettendosi a servizio dei cittadini nonostante i rischi derivanti dalla pandemia. Sabato 17 luglio la comunità di Castelnovo di Sotto ha risposto all’appello dell’associazione e oltre 350 cittadini si sono seduti ai tavoli allestiti in piazza Prampolini per la cena “Castelnovo al Chiaro di luna” il cui ricavato sarà devoluto al progetto “Regaliamoci un’ambulanza”, con cui la Pubblica Assistenza punta a dotarsi di un nuovo mezzo moderno con tecnologie avanzate in grado di proteggere i pazienti e i volontari da malattie come il covid 19.
Tutte le associazioni del territorio hanno dato una mano e, insieme all’impegno dell’Amministrazione, ne è risultata una serata partecipata e divertente, nonostante una leggera pioggia che però non ha scoraggiato i partecipanti. E’ infatti bastato aprire per qualche minuto gli ombrelli per averla vinta sul meteo.
Come detto tutti si sono messi a disposizione: dai commercianti delle “Botteghe della Rocca” che hanno regalato i premi assegnati con la lotteria, a “Castelsport”, “Al Castlein” e “Auser telefono amico”, che hanno cucinato ottimi piatti, fritto il gnocco e servito ai tavoli.
Dopo la cena l’atmosfera è stata riscaldata dal concerto dei “Siamo Soli”, cover band di Vasco Rossi ed è rimasta aperta per tutta la serata la bellissima mostra “Castelnovo tra i colori”, allestita nella chiesa della Madonna.
“Come sempre Castelnovo ha dimostrato di essere una comunità molto unita e questo mi rende molto felice – ha detto il sindaco Francesco Monica dopo aver ringraziato tutte le associazioni che hanno consentito la riuscita dell’evento – Lo scopo di questa cena è davvero molto nobile perché si tratta di aiutare coloro che non si sono mai risparmiati e sono stati a servizio di tutti durante le fasi più acute della pandemia. Maritano di vedere quanta riconoscenza abbiamo nei loro confronti. Inoltre – ha concluso il primo cittadino – La serata è servita per incontrarci di nuovo e scambiare qualche parola dopo un isolamento così lungo e difficile”.