E' stata firmata ieri sera l’ordinanza con cui la Regione, d’intesa con i sindaci e sulla base dei dati forniti dalle Aziende sanitarie, stabilisce l’ingresso in fascia arancione scuro, a partire da oggi, 4 marzo, e fino al 21 marzo, di tutti i comuni della provincia di Reggio e in zona rossa della Città metropolitana di Bologna e della provincia di Modena.
Confermate tutte le misure restrittive annunciate per contenere la curva epidemiologica, con un chiarimento resosi necessario dopo l’approvazione del nuovo Dpcm, in vigore dal 6 marzo. L’ordinanza regionale farà partire la sospensione di nidi e materne (sia statali che comunali) dal 6 marzo, così come la chiusura delle attività di servizi alla persona come parrucchieri e barbieri, lo stesso che prevede il nuovo Dpcm per le zone rosse in tutto il Paese. Si tratta infatti di attività che, sempre nelle zone rosse, l’attuale Dpcm, valido fino al 5 marzo, prevedeva dovessero rimanere aperte. Di fatto, quindi, nei comuni della Città metropolitana di Bologna e in quelli della provincia di Modena, parrucchierie barbieri saranno chiusi da sabato 6, nidi e materne da lunedì 8 marzo.
La zona arancione scuro in cui viene collocata la provincia di Reggio, dopo i comuni della Ausl Romagna a eccezione del distretto di Forlì, e quindi quelli delle province di Rimini, Ravenna e del Cesenate, le limitazioni principali riguardano: lo stop agli spostamenti - se non per motivi di salute, lavoro e comprovate necessità - anche all’interno del proprio comune, e il divieto di recarsi da parenti, amici e nelle seconde case; la chiusura delle attività ricreative e una stretta alle attività sportive, oltre alla didattica a distanza per le scuole di ogni ordine e grado e le Università. In presenza servizi educativi 0-3 anni e scuole dell’infanzia. In questa area rimangono invece consentite le attività economiche, comprese quelle di servizio alla persona, permesse nelle zone arancioni del Paese.