Domenica 2 giugno 2024, alle ore 21.00, il Comune di Castelnovo di Sotto organizza la presentazione del libro "Storie di contadini che collegano pianure. L'immigrazione italiana degli emiliano-romagnoli nel partido di Pergamino 1880 - 1950", a cura di Aida Toscani de Churin.
In collegamento l'autrice Aida Toscani e l'Associazione emiliano-romagnola di Pergamino.
Il libro rappresenta la traduzione in italiano del volume “Historia de campesinos enlazando planuras. La inmigracion italiana de Emiliano-Romagnolos en el Partido de Pergamino 1880-1950” dell'autrice Aida Toscani ed è stato realizzato all'interno del progetto "MemoriaEmigrazioni" coordinato dal Comune di Castelnovo di Sotto con il contributo della Consulta.
Il volume è dedicato all'emigrazione dall'Emilia-Romagna verso Pergamino e dintorni, distinguendo i flussi migratori in tre periodi dal 1880 al 1914, dal 1920 al 1930 e dal 1945 al 1955, classificandoli in relazione alle province di provenienza (Reggio Emilia, Bologna, Forlì, Parma, Modena) e definendone il profilo socio-economico. si rileva, altresì, che il 57% degli immigrati in Pergamino erano Reggiani, per la maggior parte di Castelnovo di Sotto. L’opera riporta le testimonianze degli immigrati o di loro figli e nipoti, dando voce a storie di vita, lavoro, lotte operaie e facendo emergere le problematiche di emancipazione femminile.
Numerosi emigrati di Castelnovo di Sotto scelsero quindi Pergamino con l’auspicio di migliorare le loro condizioni di vita, tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo. Il 13 ottobre 2022 fu stilato e sottoscritto un “Patto di amicizia” tra Castelnovo di Sotto e l’Associazione di emiliano-romagnoli in Pergamino. Da allora è iniziato uno scambio reciproco di iniziative economiche, sociali e culturali. Il progetto del Comune di Castelnovo di Sotto “MemoriaEmigrazioni” si pone come obiettivi la diffusione di una cultura della storia locale attraverso l’approfondimento della storia argentina, le tradizioni ed il destino di tanti conterranei, la raccolta organica di testimonianze concrete della memoria migratoria e la creazione di canali diretti di comunicazione e di intervento con le realtà locali attraverso la rete associativa allo scopo di conoscere le storie di chi scappava da guerre o da situazioni oppressive di sfruttamento.