In riferimento alle nuove disposizioni in materia di prevenzione della diffusione del Coronavirus emesse l' 1 marzo 2020 dal Governo, si è tenuta lunedì 2 marzo, presso la sede della Protezione Civile, una riunione per approfondire le misure relative agli esercizi commerciali e di ristorazione. Presenti il Prefetto, i rappresentanti della Provincia, i Sindaci reggiani, Unindustria, Camera di Commercio, Confesercenti, CNA, Lapam, Confartigianato, Confcommercio, Legacoop e le Associazioni di categoria del commercio.
Le disposizioni stabilite dal governo consentono di confermare i mercati settimanali, mentre i mercati straordinari ed assimilabili ad eventi sono annullati.
Non è prevista alcuna chiusura dei pubblici esercizi, che possono quindi continuare a esercitare la propria attività, pur nel rispetto delle indicazioni emanate a tutela della salute pubblica.
Gli esercizi di ristorazione - bar, pub, ristoranti - dovranno eseguire il servizio di somministrazione senza eccedere il numero di posti a sedere disponibili nei locali, consentendo ai clienti di poter stare a un metro di distanza l'uno dall'altro. Laddove non vi sia possibilità di consumo a sedere, la somministrazione potrà avvenire tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche del proprio locale dando la possibilità ai propri clienti di consumare rispettando la distanza di un metro, evitando il crearsi di forme di sovraffollamento o assembramento all'interno degli esercizi. Lo stesso vale per gli esercizi di vendita al dettaglio.
Tutti i commercianti e ristoratori sono invitati a informare adeguatamente la propria clientela anche affiggendo cartellonistica relativa alle misure da adottare in via cautelativa (distanza minima, lavaggio frequente delle mani, etc).
Nel corso della riunione è stato anche approfondito l'impatto e le ricadute prettamente economiche che molti settori stanno subendo in queste settimane a causa delle misure emergenziali messe in atto dal Governo. Un tema ben presente dalle Istituzioni che sono già al lavoro di concerto con la Regione Emilia-Romagna per riportare le esigenze del territorio al Governo e mettere in campo le proposte più idonee per contrastare le perdite economiche determinate dall'emergenza sanitaria.