Storia

La nascita di Castelnovo di Sotto

Descrizione

Il primo documento che segna l'esistenza del paese risale al 980 d.c.; è una citazione lapidaria di una compravendita avvenuta in Castronovum. Il borgo fu, in quel periodo, possedimento dei vassalli dei Canossa, poi passò ai Da Correggio.
Ancora prima subì l'invasione dei Galli Ungari (fra l'800 e il 900 d.c.). Pare che proprio allora sia stato eretto il primo castello fortezza, una struttura molto semplice.
È nel 1200 che la costruzione divenne una Rocca, che con il tempo acquistò le caratteristiche di sede di Signoria.
Da Correggio vi abitarono fino al 1300; Castelnovo fu poi dei Visconti e di Ottobono Terzi. Alterne vicende videro succedersi i domini degli Estensi e dei Da Correggio fino al 1600.

Alla metà del XVII secolo Castelnovo di Sotto passò ai Gherardini di Verona, quando il duca Francesco d'Este nel 1652 vendette il feudo.
La signoria dei Gherardini si concluse con l'avvento dei francesi.
Si proclama libero Comune nel 1796 ed entra a far parte della Repubblica Reggiana e della Repubblica Cisalpina.
Terminato il periodo napoleonico il paese tornò agli Estensi che lo dominarono fino al 1859.
Torna sotto il dominio Estense nel 1815 e ritorna libero Comune nel 1860 con l'Unità d'Italia.
Figura di spicco del periodo risorgimentale fu Luigi Amedeo Melegari di Meletole, fondatore, con Giuseppe Mazzini, della Giovine Italia e della Giovine EuropaMinistro degli Esteri nel primo Gabinetto Depretis (1876-77). "Da Odoardo Rombaldi - Luigi Amedeo Melegari 1805-1881, Reggio Emilia 1981".

Itinerario storico - artistico

La fisionomia del centro storico attesta l'antica origine castellana del paese. Castelnovo di Sotto è imperniato intorno al fulcro dell'antica Rocca, ora sede del Municipio, a lato del quale sorge il borgo medievale. La struttura medievale è tuttora ben leggibile poiché si connota dall'alternarsi regolare di strette schiere edilizie porticate che, nel loro rigore urbanistico, attestano un preciso disegno progettuale. Quando l'indipendenza tra la funzione difensiva della rocca ed il borgo viene meno, cade anche lo stretto collegarsi della vita del paese a quello della fortezza, tanto da favorire il costituirsi di una nuova direttrice di espansione urbana: l'attuale strada maestra. Da questa dipende la moderna fisionomia di Castelnovo di Sotto, che è imperniata sulla lunga schiera porticata che raccorda la chiesa parrocchiale al nucleo più antico del borgo.

La pavimentazione dei sottoportici è costituita da piccoli blocchi di arenaria, disposti in file parallele, su cui sono incise figure ornamentali.
La tecnica usata per questo tipo di pavimentazione è quella tradizionale basata sull'utilizzo dei ciottoli fluviali ribattuti.

Più avanti, proseguendo per via Gramsci, si trova la Chiesa Parrocchiale di S. Andrea.

Ritornando verso la Chiesa della Madonna ci s'imbatte nel Palazzo della Rocca, ora sede comunale.
 
In Piazza Prampolini si incontrano l'attuale sede del centro culturale, che ospita anche la biblioteca, e subito dopo, sulla piazza, la Chiesa della Madonna.

 

Licenza di distribuzione

Pubblico dominio

Pagina aggiornata il 23/10/2024